Guida per i workshop con la comunità
L’obiettivo della presente guida digitale è quello di presentare il materiale didattico destinato agli educatori, affinché possano mettere a punto dei laboratori all’interno della comunità volti a promuovere l’inclusione sociale degli adulti scarsamente qualificati mediante percorsi di formazione. La guida digitale è consultabile e scaricabile gratuitamente sul sito web di M-Easy.
Il ruolo delle comunità locali nella promozione dell’inclusione sociale degli adulti scarsamente qualificati mediante percorsi di formazione è essenziale. Per questa ragione è necessario che i docenti si dotino di competenze sociali e civiche utili alla formazione degli operatori locali affinché questi si impegnino nel coinvolgere gli adulti in attività volte all’apprendimento permanente. I membri dello staff e i volontari che operano nei centri sociali, il personale delle ONG e dei centri di formazione degli adulti devono essere in grado di motivare tali individui a migliorare le proprie competenze partecipando a corsi di formazione e invitandoli ad essere più attivi all’interno della comunità.
Non sempre per i migranti, i rifugiati e gli adulti dotati di scarse qualifiche è semplice inserirsi nella comunità locale. Il progetto M-Easy ha ideato 10 storie di successo che raccontano come l’istruzione e le iniziative volte alla promozione dell’apprendimento permanente, unite agli sforzi personali, possano aprire nuove opportunità e semplificare il processo di integrazione di persone che vivono ai margini della società. Queste storie possono essere utilizzate al fine di incoraggiare tali soggetti a superare le difficoltà e andare avanti. Allo stesso tempo, servono a sensibilizzare i membri della comunità locale in merito a questioni come quelle dell’uguaglianza, della diversità e della tolleranza. Pertanto, la comunità locale dovrebbe acquisire una maggiore consapevolezza riguardo all’esigenza di promuovere l’apprendimento permanente e all’influsso di sistemi di istruzione ben congegnati al fine di fornire agli adulti scarsamente qualificati le competenze necessarie per accedere al mercato del lavoro, svolgere un ruolo attivo all’interno della società e ottenere delle soddisfazioni personali.
Le 10 storie di successo si trovano sul sito web del progetto:
http://measy.lpf.lt/training_course_en.html.
Le storie, inoltre, sono alla base del laboratorio che si fonda sul metodo della didattica rovesciata: i partecipanti, infatti, sono incoraggiati a studiare prima dell’inizio degli incontri in presenza. Le storie di successo possono essere utilizzate come schede a fini educativi o promozionali nelle biblioteche, nei centri sociali e culturali, ecc.
L’obiettivo principale del laboratorio è quello di sviluppare le competenze sociali e civiche degli educatori, in particolare ai fini della formazione della comunità locale, affinché possano impegnarsi in processi di inclusione sociale degli adulti scarsamente qualificati mediante la promozione dell’apprendimento permanente. Il laboratorio ha una durata di 16 ore accademiche da 45 minuti e si articola in due sessioni: una dedicata all’autoapprendimento online delle 10 storie di successo (8 ore) e una sessione di approfondimento in presenza (8 ore).
Il laboratorio si distingue per via del suo carattere innovativo, poiché è in linea con la strategia Europa 2020 che pone in evidenza la necessità di creare una società più coesa e inclusiva che consenta a tutti i cittadini, nonché ai migranti da poco giunti nel Paese ospitante, di svolgere un ruolo attivo nel mercato del lavoro e della vita democratica. Il laboratorio contribuisce ad aumentare la consapevolezza riguardo alle strategie utilizzate dai cittadini membri della comunità locale.
Al termine del laboratorio, i partecipanti saranno in grado di:
- sensibilizzare l’opinione pubblica in merito alla strategia Europa 2020 e all’esigenza di creare una società più coesa e inclusiva che consenta a tutti i cittadini, nonché ai migranti da poco giunti nel Paese ospitante, di svolgere un ruolo attivo nel mercato del lavoro e nella vita democratica;
- servirsi delle loro capacità per convincere le comunità locali dell’importanza dell’apprendimento permanente al fine di promuovere l’inclusione di adulti scarsamente qualificati;
- favorire il coinvolgimento delle comunità locali nelle attività volte ad accrescere la motivazione di adulti scarsamente qualificati (inclusi i rifugiati, i richiedenti asilo e i migranti) a imparare allo scopo di facilitare il loro processo di integrazione;
- facilitare a loro volta questo tipo di laboratori.
Ai fini del corretto svolgimento del laboratorio, è necessario affrontare i seguenti temi, riportati nel piano delle sessioni (cfr. il capitolo V della presente guida):
È importante sottolineare che l’istruzione è fondamentale per promuovere i comuni valori europei, favorire l’inclusione sociale e l’occupabilità, acquisire una maggiore consapevolezza culturale e un senso di appartenenza alla comunità, nonché prevenire fenomeni di radicalizzazione.
Suggerimenti per affrontare questo argomento. Per prepararsi ad affrontare questo argomento suggeriamo di leggere i seguenti paragrafi in merito alle politiche europee.
Pubblicata nel marzo 2010, la strategia Europa 2020 contiene delle indicazioni in merito alle aree prioritarie per la promozione di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva fino al 2020. È stata messa a punto dagli organi dell’Unione Europea e dagli Stati Membri ed è volta a promuovere la crescita e la creazione di nuovi posti di lavoro. Strutturata sulla base di cinque obiettivi nel campo dell’occupazione, della ricerca e dello sviluppo, del clima e dell’energia, dell’istruzione, della lotta alla povertà e dell’inclusione sociale, la strategia prevede una serie di piani d’azione, denominati iniziative-faro. Ai fini di questo laboratorio, riteniamo essenziale richiamare le iniziative 6 e 7:
- “un’agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro”. L’iniziativa è volta a modernizzare il mercato del lavoro e incoraggiare i cittadini a sviluppare le loro competenze nel corso delle loro vite al fine di migliorare la loro partecipazione al mercato del lavoro e riuscire a rispondere alle richieste dell’economia, lavorando sulla flessibilità.
- “piattaforma europea contro la povertà”. L’iniziativa mira a garantire una maggiore coesione sociale e territoriale per far sì che i benefici della crescita e dell’occupazione si estendano anche alle fasce più povere della popolazione e permettere a queste ultime di vivere una vita dignitosa e prendere attivamente parte alla vita sociale. Il numero di cittadini europei che vive al di sotto della soglia di povertà andrà ridotto del 25%, al fine di permettere a 20 milioni di persone di migliorare la loro condizione. Uno degli obiettivi è quello di aumentare il tasso di occupazione fino a raggiungere il 75% (“75 % della popolazione fra i 20 e i 64 anni dovrebbe avere un’occupazione”).
Per saperne di più, vi invitiamo a consultare il sito:
Il programma “Istruzione e formazione 2020” (ET 2020) è stato adottato nel maggio 2009. In linea con gli obiettivi di crescita della strategia Europa 2020, mira a raggiungere i seguenti traguardi:
- rendere l’apprendimento permanente e la mobilità una realtà;
- migliorare la qualità del sistema di istruzione e formazione;
- promuovere l’uguaglianza, l’inclusione sociale e la cittadinanza attiva;
- incoraggiare la creatività e l’innovazione, inclusa l’iniziativa imprenditoriale, in tutti i livelli di istruzione.
Il programma ET 2020 mira anche al raggiungimento dei seguenti obiettivi a livello europeo entro il 2020:
- la percentuale di bambini iscritti alla scuola dell’infanzia dovrebbe essere pari al 95%;
- Meno del 15% dei quindicenni dovrebbe essere in possesso di scarse capacità di lettura e di calcolo;
- Il tasso di dispersione scolastica fra i giovani di età compresa fra i 18 e i 24 anni va ridotto al 10%;
- almeno il 40% dei cittadini di età compresa fra i 30 e i 34 anni dovrebbe aver completato un ciclo di studi universitario;
- almeno il 15% degli adulti dovrebbe prendere parte a dei corsi di formazione;
- almeno il 20% dei laureati e il 6% dei cittadini di età compresa fra i 18 e i 34 anni in possesso di una qualifica professionale dovrebbero aver trascorso un periodo di formazione all’estero;
- La percentuale di impiegati laureati (di età compresa fra i 20-34 anni con un diploma di laurea conseguito da 1-3 anni) dovrebbe essere dell’82%
Per saperne di più sul programma, vi invitiamo a consultare il sito: https://ec.europa.eu/education/policies/european-policy-cooperation/et2020-framework_en
È importante sottolineare che i cittadini devono prepararsi ad aiutare i rifugiati, i migranti e i richiedenti asilo a inserirsi all’interno della comunità. Per questo è importante che siano sensibili nei confronti di temi come quelli dell’uguaglianza, della diversità e della tolleranza.
Suggerimenti per affrontare questo argomento. Per prepararsi ad affrontare questo argomento suggeriamo di leggere i seguenti paragrafi in merito alle politiche vigenti a livello europeo e nazionale.
L’Unione Europea ospita 21,6 milioni di cittadini provenienti dai paesi terzi che costituiscono il 4,2% della popolazione. I nuovi migranti che si stabiliscono in Europa ogni anno rappresentano meno dello 0,5% della popolazione.
La maggior parte dei migranti che vivono in Europa vi si stabilisce per un periodo mediamente lungo. Per questo ritengono fondamentale trovare un lavoro ed essere inclusi all’interno della società. Altrettanto importanti sono i sussidi volti a permettere loro di ottenere un alloggio, accedere al sistema sanitario e di istruzione per i loro figli.
Di seguito presentiamo le principali sfide:
- peggiori risultati sul mercato del lavoro rispetto ai cittadini europei: la percentuale di occupati fra i migranti provenienti dai Paesi terzi residenti in Unione Europea era pari al 55% nel 2017 (contro il 68% fra i cittadini europei).
- un divario di genere ancora più pronunciato;
- scarsi risultati nel campo dell’istruzione, dell’acquisizione di competenze e dell’inclusione sociale: il 39% dei cittadini provenienti da Paesi terzi (circa 5,7 milioni) vive in condizioni di povertà relativa, un dato due volte superiore a quello dei cittadini europei (17%)
L’integrazione dei migranti è una responsabilità dei governi nazionali; tuttavia, l’Unione Europea sostiene l’inserimento sociale e lavorativo dei migranti. Affrontare le sfide dell’integrazione richiede un approccio multidimensionale e dei piani d’azione combinati. Il ruolo delle comunità locali in questo senso è fondamentale. Per questa ragione, è importante che siano consapevoli dell’importanza dell’apprendimento permanente e dell’influsso di sistemi di istruzione ben congegnati al fine di fornire agli adulti scarsamente qualificati le competenze necessarie per accedere al mercato del lavoro, svolgere un ruolo attivo all’interno della società e ottenere delle soddisfazioni personali.
Al fine di prepararsi al meglio al laboratorio, suggeriamo di consultare L’AGENDA EUROPEA SULLA MIGRAZIONE, disponibile all’indirizzo: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=CELEX:52015DC0240
È essenziale sottolineare l’importanza dell’apprendimento permanente al fine di promuovere l’inclusione sociale di adulti scarsamente qualificati (inclusi i rifugiati, i richiedenti asilo e i migranti).
Suggerimenti per affrontare questo argomento. Dal momento che i partecipanti leggeranno le 10 storie di successo nel corso delle sessioni online, suggeriamo di creare dei gruppi di lavoro sulla base delle indicazioni da loro fornite. Invitiamo gli educatori ad analizzare le storie prima dell’inizio del laboratorio (consultare il sito http://measy.lpf.lt/training_course_en.html –Laboratori locali). Di seguito presentiamo un breve riepilogo delle storie.
1. | Adam, cittadino gambiano attualmente residente a Cipro | “Desidero proseguire gli studi, continuare a lavorare al fine di poter dare il mio contributo alla comunità cipriota. ” |
2. | Ahmed Nour, cittadino somalo attualmente residente a Cipro | “Ho sempre creduto nell’importanza dell’istruzione che considero una delle chiavi del successo di una persona.” |
3. | Alla, cittadina russa, attualmente residente in Lituania | “Non importa quale sia il tuo lavoro, conta solo la dignità con cui svolgi la tua professione.” |
4. | Anastasia, cittadina ucraina, attualmente residente in Lituania | “Se desideri fare qualcosa – falla adesso. Il mondo cambia continuamente e domani non sarà più lo stesso.” |
5. | Elsa, cittadina dell’Honduras, attualmente residente in Polonia | “Devi essere proattivo, se vuoi integrarti!” |
6. | Lina dalla Lituania | “L’apertura mentale e la sincerità sono essenziali per creare un buon rapporto di amicizia. “ |
7. | Mario, cittadino italiano, attualmente residente in Lituania | “L’importante è che ci siano molte opportunità da cogliere.” |
8. | Tetiana, cittadina ucraina, attualmente residente in Polonia. | “Lo studio mi ha aiutato a trovare il mio posto in un nuovo Paese.” |
9. | Alhagie, cittadino gambiano, attualmente residente in Italia. | “La chiave dell’inclusione è la partecipazione alla vita sociale e culturale della comunità locale.” |
10. | Diassigui, cittadino senegalese, attualmente residente in Italia | “Bisogna adottare un atteggiamento vincente per trascinare gli altri. “ |
Suggeriamo di rispondere alle domande riportate di seguito e prendere nota delle proprie osservazioni al fine di gestire al meglio il laboratorio e suggerire delle storie di successo che siano adatte alle esigenze del gruppo target.
Le opinioni personali degli educatori in merito alle storie di successo.
- Quali aspetti del processo di inserimento sociale sono sottolineate dalle storie?
- La storia di successo potrebbe motivare i membri della comunità (immigrati, rifugiati, adulti dotati di scarse qualifiche) a impegnarsi all’interno della società e intraprendere un percorso di apprendimento?
- La storia di successo potrebbe essere presentata nel corso di eventi rivolti alla comunità locale al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica in merito a questioni quali quella dell’uguaglianza, della diversità e della tolleranza?
- La storia di successo potrebbe essere utilizzata per promuovere l’inclusione sociale e un senso di appartenenza alla comunità locale fra le persone svantaggiate (immigrati, rifugiati, individui scarsamente qualificati, ecc.)?
- Pensi che questa storia di successo possa funzionare nel tuo Paese? È in linea con le esigenze del gruppo target che prenderà parte al laboratorio?
- La storia potrebbe servire a sensibilizzare i membri della comunità locale riguardo ai problemi che affliggono i soggetti che vivono ai margini della società?
- Quali conclusioni si possono trarre dalla storia di successo?
Dopo aver analizzato le storie di successo, gli educatori potranno mettere a punto delle attività di gruppo nel corso dei laboratori (cfr. piano delle sessioni).
È importante presentare il corso di formazione innovativo sviluppato nell’ambito del progetto M-Easy al fine di dare ai cittadini la possibilità di impegnarsi in tali attività e fornire alle persone che fanno parte della loro comunità (adulti scarsamente qualificati, rifugiati, migranti e richiedenti asilo) informazioni in merito a strumenti che possano permettere loro di potenziare le proprie competenze matematiche.
Suggerimenti per affrontare questo argomento. Suggeriamo di presentare il corso di formazione di M-Easy agli allievi del laboratorio, mostrando il sito www.measy.lpf.lt. Invitiamo gli educatori a consultare la guida per i discenti http://measy.lpf.lt/learners_guide_en.html al fine di comprenderne il meccanismo. Infine, consigliamo agli educatori di riflettere insieme ai partecipanti su come divulgare il corso all’interno delle loro comunità.
Le storie di successo sono disponibili gratuitamente sul sito, pertanto è possibile ricorrere al metodo della didattica rovesciata. Ciò significa che l’educatore fornirà ai propri allievi la possibilità di consultare da soli il materiale didattico online e, dopo aver completato le attività assegnate loro, discutere i risultati nel corso della sessione in presenza. Utilizzeremo, dunque, tale metodologia nel corso del laboratorio della durata 16 ore che si articola in due sessioni: una di autoapprendimento online in merito alle 10 storie di successo (8 ore) e una di approfondimento in presenza (8 ore).
Ogni educatore dovrà invitare i partecipanti al laboratorio a registrarsi e iscriversi al corso online. Quindi, invierà loro una lettera con una breve introduzione al laboratorio e un link per consultare le storie di successo, insieme alle domande cui rispondere (cfr. allegato n.1). Ovviamente, è possibile redigere un proprio testo. La sessione si basa sul metodo del modello di ruolo.
Il metodo del modello di ruolo si fonda sull’analisi informale di un buon esempio. Il metodo è efficace al fine di motivare persone provenienti da contesti svantaggiati ad apportare dei cambiamenti positivi nelle loro vite. Tuttavia, è importante assicurarsi che le storie di successo contengano dei buoni spunti: devono essere interessanti, non troppo ambiziose, fare riferimento a degli esempi da seguire ed essere redatte nella madre lingua del discente. Suggeriamo di utilizzare tale metodo nel corso delle sessioni online del laboratorio.
I partecipanti dovranno anche preparare un commento su ciascuna storia da inviare via email sulla base dei quesiti già presentati in precedenza:
- Quali aspetti del processo di inserimento sociale sono sottolineati dalle storie?
- La storia di successo potrebbe motivare i membri della comunità (immigrati, rifugiati, adulti dotati di scarse qualifiche) a impegnarsi all’interno della società e intraprendere un percorso di apprendimento?
- La storia di successo potrebbe essere presentata nel corso di eventi rivolti alla comunità locale al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica in merito a questioni quali quella dell’uguaglianza, della diversità e della tolleranza?
- La storia di successo potrebbe essere utilizzata per promuovere l’inclusione sociale e un senso di appartenenza alla comunità locale fra le persone svantaggiate (immigrati, rifugiati, individui scarsamente qualificati, ecc.)?
- Pensi che questa storia di successo possa funzionare nel tuo Paese? È in linea con le esigenze del gruppo target che prenderà parte al laboratorio?
- La storia potrebbe servire a sensibilizzare i membri della comunità locale riguardo ai problemi che affliggono i soggetti che vivono ai margini della società?
- Quali conclusioni si possono trarre dalla storia di successo?
Quindi, l’educatore dovrà fissare una data per la sessione in presenza che si baserà su un piano dettagliato (cfr. capitolo V).
L’educatore inizierà la sessione invitando i partecipanti a presentarsi e a discutere delle loro aspettative. Per fare ciò, basterà servirsi di icebreaker e attività energizzanti (cfr. piano delle sessioni riportato nel capitolo V). Quindi, bisognerà presentare gli argomenti del laboratorio (allegato n.2).
Quindi, suggeriamo di sensibilizzare i partecipanti (membri della comunità locale e professionisti nel campo dell’educazione degli adulti) sui temi affrontati, invitandoli a rispondere ai seguenti quesiti:
- Ti è mai capitato di interagire con una persona che viveva una condizione di esclusione sociale (rifugiati, migranti, adulti dotati di scarse competenze)? Come è andata?
- Possiedi degli strumenti (brochure, volantini, ecc.) che possano aiutarti a motivare i membri della comunità locale (rifugiati, migranti, adulti dotati di scarse competenze) a partecipare alla vita sociale e continuare il loro percorso di apprendimento?
- Elenca alcuni strumenti e attività che possano aiutare la comunità locale a sensibilizzare l’opinione pubblica in merito ai temi dell’uguaglianza, della diversità e della tolleranza. Pensi che siano sufficienti?
- In che modo promuovi l’inclusione sociale e incoraggi il senso di appartenenza alla comunità locale delle persone svantaggiate (rifugiati, migranti, adulti dotati di scarse competenze)?
- Ti sei mai servito/a del metodo dei modelli di ruolo, basato sulle storie di successo? Secondo te, che cosa bisognerebbe fare affinché questo metodo sia efficace? La discussione dovrà essere guidata dal formatore, il quale dovrà sottolineare l’importanza di condividere le proprie esperienze al fine di incentivare l’apprendimento collaborativo. La discussione servirà ad introdurre il lavoro sulle storie di successo.
L’educatore suddividerà i partecipanti in gruppi il cui compito sarà quello di analizzare i commenti raccolti in merito a una delle storie di successo. In questo caso sarà utilizzato il metodo dialogico.
Il metodo dialogico consiste in una discussione fra gruppi di partecipanti in merito alle domande preparate in precedenza nel corso della sessione. Nel nostro caso si tratta di quesiti riguardanti le storie di successo lette dai partecipanti nel corso delle sessioni online. L’efficacia di tali discussioni dipende dall’esperienza dell’educatore e dall’interesse suscitato dalle domande. Pertanto, suggeriamo di moderare le presentazioni create dai gruppi di lavoro e trovare insieme ai partecipanti delle storie stimolanti.
È consigliabile assegnare a ciascun gruppo una storia diversa e chiedere ai partecipanti di presentarla, invitandoli anche ad indicare in che modo questa storia può essere proposta al fine di promuovere l’apprendimento permanente e l’inclusione all’interno della comunità locale. L’educatore può consigliare ai partecipanti di leggere ancora una volta le storie (se necessario, per rinfrescare la memoria) direttamente sul sito o in versione cartacea. Ciascun gruppo introdurrà le storie rispondendo alle domande presentate in precedenza. I partecipanti dovranno esprimere le loro opinioni, qualora queste differiscano da quelle discusse. Nel caso in cui il numero di partecipanti sia inferiore a 20, sarà possibile organizzare due sessioni dal momento che tutte e dieci le storie dovranno essere analizzate. L’educatore dovrà, infine, riassumere il senso del lavoro prodotto dai gruppi sottolineando l’importanza dell’apprendimento permanente ai fini dell’integrazione degli adulti dotati di scarse qualifiche, inclusi i migranti, i rifugiati e i richiedenti asilo.
L’educatore inviterà i partecipanti a informarsi in merito a una nuova opportunità rivolta agli adulti dotati di scarse competenze per migliorare le proprie capacità matematiche servendosi del sito web del progetto M-Easy. Suggeriamo di parlare della possibilità di utilizzare il corso di formazione di M-EASY all’interno della comunità.
Al fine di garantire una maggiore diffusione dei contenuti del laboratorio e incoraggiare l’organizzazione di corsi per membri della comunità locale e volontari, invitiamo a mostrare ai partecipanti la guida digitale disponibile sul sito www.measy.lpf.lt e a leggerla al termine del laboratorio.
Consigliamo di chiedere ai partecipanti di esprimere una loro opinione in merito ai contenuti del laboratorio al fine di valutarne l’efficacia. L’educatore dovrà incoraggiarli a condividere le loro riflessioni con il resto del gruppo e a suggerire eventuali miglioramenti, nonché a parlare della loro intenzione di riproporre il laboratorio in altre sedi.
A tale scopo invitiamo ad utilizzare il Modulo di valutazione del laboratorio (cfr. allegato n.3).
Al termine del laboratorio, i partecipanti riceveranno un certificato (cfr. allegato n.4) che attesterà la loro partecipazione al laboratorio e la loro idoneità a svolgere il ruolo di educatori in attività affini.
Il piano delle sessioni permette all’educatore di organizzare al meglio il laboratorio. Presenta una panoramica del processo di apprendimento ibrido basato sulla didattica rovesciata, lo studio dei modelli di ruolo e il metodo dialogico. Il corso ha una durata di 16 ore accademiche e si articola in due sessioni: una online (8 ore) e una in presenza (8 ore).
Tipo di sessione | Durata* | Contenuti | Metodi |
On-line | 8 | § Educatore: invia una email al discente contenente una presentazione del laboratorio (allegato n.1). Chiede al discente di inviare via e-mail un testo in merito alle proprie aspettative.
§ Discente: Sessione di apprendimento individuale basata sulle storie di successo. Redazione di un commento sulla base delle domande elencate (allegato n.1) Comunicazioni via email (in base alle esigenze dei discenti). |
§ Didattica rovesciata
§ Analisi dei modelli di ruolo sulla base delle storie di successo |
In presenza | 8 | § Presentazione dei partecipanti e delle relative aspettative
§ Presentazione delle politiche europee cui si ispira il laboratorio, impatto sulle comunità locali e sugli adulti scarsamente qualificati § Attività di brainstorming sui temi affrontati (allegato n.2) § Lavoro di gruppo in merito alle storie di successo. Presentazione dei risultati. § Sintesi dei risultati del gruppo di lavoro § Presentazione del corso di formazione di M-Easy sul sito: http://measy.lpf.lt/tc_learner_part.html § Presentazione della guida digitale per eventuali approfondimenti. § Riflessioni dei partecipanti § Valutazione del laboratorio e consegna attestati. |
§ Icebreaker; Energizer
§ Presentazione con l’ausilio del PPP (allegato n. 2)
§ Sensibilizzazione sul tema § Metodo dialogico
§ Discussione riguardo alla possibilità di utilizzare il corso di formazione di M-Easy § Possibilità di utilizzo. § Modulo di valutazione (allegato n. 3) |
*N. B: 1 ora accademica = 45 minuti
Programma-tipo delle sessioni in presenza:
10:00 – Presentazione dei partecipanti e delle loro aspettative
10:20 – Presentazione delle politiche europee cui si ispira il laboratorio, impatto sulle comunità locali e sugli adulti scarsamente qualificati
11:00 – Attività di brainstorming
12:00 – Pranzo
12:45 – Lavoro di gruppo in merito alle storie di successo. Presentazione dei risultati
15:00 – Sintesi dei risultati del gruppo di lavoro
15:30 – Presentazione del corso di formazione di M-Easy
16:00 – Coffee break
16:20 – Presentazione della guida digitale per eventuali approfondimenti
16:40 – Riflessioni dei partecipanti
17.00 – Valutazione del laboratorio e consegna attestati
- Strategia Europa 2020,
https://ec.europa.eu/eu2020/pdf/COMPLET%20EN%20BARROSO%20%20%20007%20-%20Europe%202020%20-%20EN%20version.pdf - Programma Istruzione e Formazione 2020,
https://ec.europa.eu/education/policies/european-policy-cooperation/et2020-framework_en. - Kaner S. (2007). Facilitator’s Guide to Participatory Decision-Making. 2nd ed. San Francisco. Jossey-Bass.
- Progetto Ace. [online]. Disponibile all’indirizzo:
http://www.ace-erasmusplus.eu/modules/2/index.php?lang=en – Uso delle tecnologie informatiche e delle risorse educative aperte per la formazione degli adulti scarsamente qualificati.
Allegato n. 1. Presentazione del laboratorio ai partecipanti
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Allegato n.2. Presentazioni PowerPoint da utilizzare nel corso delle sessioni in presenza
PowerPoint PDF
Allegato n.3. Modulo di valutazione
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Allegato n.4. Il certificato
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